Assalto all'"Angelo Azzurro" di Torino
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L'attentato all'"Angelo Azzurro" di Torino fu un episodio di violenza commesso il 1º ottobre 1977 che causò la morte dello studente universitario Roberto Crescenzio e il ferimento di quattro persone.[1][2][3]
Assalto all'"Angelo Azzurro" di Torino attentato | |
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Tipo | Attacco con bombe molotov |
Data | 1º ottobre 1977 11.45 circa (UTC+1) |
Luogo | Torino |
Stato | Italia |
Arma | bombe molotov |
Conseguenze | |
Morti | 1 |
Feriti | 4 |
Sopravvissuti | 7 |
L'episodio fu stigmatizzato come un atto terroristico dall'allora presidente del Consiglio regionale del Piemonte Dino Sanlorenzo, esponente del Partito Comunista Italiano[4], e Crescenzio viene ancora ricordato come vittima del terrorismo nelle celebrazioni ufficiali organizzate dal Comune di Torino in collaborazione con l'Associazione italiana vittime del terrorismo[5]. L'allora sindaco di Torino, Diego Novelli, ha ricordato che, a causa di questo episodio, ha «intravisto il pericolo a cui ci avrebbe potuto portare la strategia del terrore»[6][7]. Uno dei condannati, Francesco D'Ursi, apparteneva al gruppo terroristico Prima Linea[8].